Disturbi da Depressione

Il disturbo che comunemente viene chiamato depressione è scientificamente denominato Depressione Maggiore.

Vorrei rassicurarti sul fatto che..

Può capitare a tutti, qualche volta, di essere un po’ depressi, ma ciò non significa che tutti necessitano di un trattamento, la depressione può manifestarsi con diversi livelli di gravità.

Non è patologico avere delle leggere fluttuazioni dell’umore, la tristezza, se non è troppo intensa, può anche esserti utile: porsi domande sul perché sei triste, ad esempio, può condurti a capire i tuoi reali bisogni e può spingerti a trovare delle soluzioni per soddisfarli.

Per capire se una persona è “clinicamente” depressa, inoltre, bisogna prendere in considerazione i motivi e le cause della sua depressione.

Sentirsi molto tristi e privi di energia, avere sentimenti di vuoto, sentire di aver perso ogni interesse verso il mondo esterno dopo aver perso una persona cara (es. separazione, divorzio, lutto) è una reazione naturale, coerente con l’esperienza che stiamo vivendo e, nella maggior parte dei casi, transitoria.

La depressione conseguente ad una separazione o ad un lutto, quindi, non è un disturbo psicologico;
eventualmente va trattata clinicamente se non si risolve spontaneamente in un arco di tempo che può andare dai 6 ai 12 mesi (lutto complicato).

QUANDO POTREBBE ESSERE IL CASO DI UNA CONSULENZA

Premesso che la diagnosi di una patologia spetta solo ad un medico, per valutare il tuo disagio può esserti utile sapere che alcuni individui manifestano episodi di depressione isolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri hanno gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre più frequenti con l’aumentare dell’età.

Circa questa cadenza, alcuni dati scientifici suggeriscono che i periodi di assenza, generalmente, durano più a lungo all’inizio del decorso del disturbo.
Quindi considera che il numero di episodi precedenti predice la probabilità di sviluppare un successivo Episodio Depressivo.

Valuta la tua condizione sapendo che la Depressione Maggiore è un disturbo dell’umore la cui sintomatologia tipicamente è più intensa al mattino e migliora nel corso della giornata, ma vi sono delle eccezioni.
Nella depressione “clinica”, sono presenti autocritica, sensi di colpa, disperazione, mancanza di speranza verso il futuro, pessimismo eccessivo e pensieri di morte, i suoi sintomi sono molto intensi, provocano una forte sofferenza e durano da molto tempo (più di 6 mesi).

La Depressione Maggiore è caratterizzata principalmente da:

  • umore depresso o tristezza per la maggior parte del giorno;
  • ridotta capacità di trarre piacere dalle attività che in passato procuravano gioia e soddisfazione;
  • senso di fatica e sensazione di non farcela nelle attività quotidiane;
  • sensi di colpa, autocritica, autosvalutazione e sensazione di essere un fallito;
  • mancanza di speranza e pianto;
  • pensieri negativi e idee di morte;
  • irritabilità;
  • difficoltà a prestare attenzione, a concentrarsi e a prendere decisioni;
  • sonnolenza e aumento della durata del sonno;
  • risvegli notturni angosciosi, con difficoltà a riprendere sonno;
  • inappetenza o, in rari casi, aumento dell’assunzione di cibo;
  • ridotto desiderio sessuale.

Non è necessario tuttavia presentare tutti questi sintomi per presupporre una diagnosi di depressione maggiore.

Come si svolge una seduta:

  • Il terapeuta cognitivista si propone di aiutare il paziente ad identificare e modificare i pensieri e le convinzioni negative che ha su se stesso, sul mondo e sul futuro, ricorrendo a numerose e specifiche tecniche cognitivo-comportamentali.

  • Il cambiamento nel modo di pensare porterà ad una regolazione del tono dell’umore e a modificazioni dei sintomi, che a loro volta influiranno positivamente sui pensieri.

  • In modo simile, la modificazione di alcuni comportamenti problematici (es: isolamento sociale) avrà un effetto benefico sui pensieri e sulle emozioni della persona.

  • In questo modo è possibile interrompere i circoli viziosi che mantengono la depressione nel tempo.

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PERCHÈ È UTILE UNA CONSULENZA:

Se un disturbo depressivo viene trascurato, può portare a gravi compromissioni nella vita di chi ne soffre.

L’attività scolastica o lavorativa della persona può diminuire in quantità e qualità soprattutto a causa dei problemi di concentrazione e di memoria che tipicamente presentano i soggetti depressi.

Questo disturbo, inoltre, porta al ritiro sociale, che, col passare del tempo, a sua volta porta a problemi di tipo relazionale con partner, figli, amici e colleghi.

L’umore depresso condiziona anche il rapporto con se stessi e con il proprio corpo. Tipicamente, infatti, chi è depresso ha difficoltà a lavarsi, curare il proprio aspetto, mangiare e dormire in modo regolare.

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DOVE DOBBIAMO LAVORARE:

Il trattamento cognitivo-comportamentale, è la psicoterapia più efficace nella cura della depressione.

Diversi studi evidenziano che circa il 75% dei pazienti depressi ha una significativa diminuzione dei sintomi entro le prime 20 sedute di psicoterapia.

Nel caso in cui alla psicoterapia è associato un trattamento farmacologico, la riduzione della sintomatologia si verifica nell’85% dei casi. È stato anche dimostrato che questi miglioramenti sono durevoli nel tempo.

Secondo l’approccio cognitivista, i pensieri e le convinzioni negative su di sé, sul mondo e sul futuro hanno un ruolo chiave nell’esordio e nel mantenimento della depressione. Nella cura di questo disturbo, dunque, la terapia cognitivo-comportamentale si focalizza soprattutto sui modi in cui il soggetto interpreta gli eventi che accadono, vi reagisce e valuta se stesso.

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Come si svolge una seduta:

  • Il terapeuta cognitivista si propone di aiutare il paziente ad identificare e modificare i pensieri e le convinzioni negative che ha su se stesso, sul mondo e sul futuro, ricorrendo a numerose e specifiche tecniche cognitivo-comportamentali.

  • Il cambiamento nel modo di pensare porterà ad una regolazione del tono dell’umore e a modificazioni dei sintomi, che a loro volta influiranno positivamente sui pensieri.

  • In modo simile, la modificazione di alcuni comportamenti problematici (es: isolamento sociale) avrà un effetto benefico sui pensieri e sulle emozioni della persona.

  • In questo modo è possibile interrompere i circoli viziosi che mantengono la depressione nel tempo.

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